Così come è successo nell’ultimo decennio per la mobilità su ruote, anche per il mondo dell’aviazione sono stati fatti molti passi avanti. Basti pensare al primo elicottero con paracadute. È in questo modo che si è arrivati all'aeroplano elettrico: si tratta di Pipistrel Velis Electro, un aereo leggero sloveno certificato e destinato principalmente al ruolo di velivolo da addestramento.
Grazie a ciò è possibile rendere più sostenibile l’impatto che i velivoli hanno sull’inquinamento atmosferico. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio le tappe più significative che hanno portato l'innovazione in ambito aeronautico.
Ripercorriamo le tappe più significative che hanno portato al primo aeroplano elettrico
Già nel 2009 veniva presentato il prototipo Solar Impulse, uno dei primi velivoli elettrici completamente alimentato dall’energia solare, con l’idea di circumnavigare il globo in 25 giorni.
Nel luglio 2014, la nota casa Airbus presenta il suo prototipo elettrico E-Fan, un velivolo che monta una ventola intubata (Fan) per la propulsione, messa in rotazione da un motore elettrico alimentato da batterie a ioni di litio.
Nel maggio 2020, vola in elettrico per la prima volta un velivolo di vecchia concezione, un Cessna Caravan del 1982, il cui comparto propulsivo è stato completamente modificato e reso elettrico.
Molte sono le competizioni internazionali che puntano alla ricerca di soluzioni sempre più innovative e commercialmente realizzabili per percorrere al meglio la futura transizione verso un’aviazione ancor più sostenibile. A livello europeo, a fine 2020, la Union’s Horizon (competizione per l’innovazione e la ricerca), ha assegnato un premio in denaro al progetto MAHEPA, il cui obiettivo è quello di sviluppare nuovi sistemi elettrici-ibridi per consentire una propulsione aeronautica più pulita, silenziosa ed efficiente.
Chi ha realizzato il primo aeroplano elettrico certificato al mondo?
La casa produttrice slovena Pipistrel ha guidato il progetto MAHEPA, collaborando insieme ad altre aziende del settore aeronautico al fine di rendere possibile l’utilizzo di tale tecnologia in un futuro molto prossimo. Da questa collaborazione, matura la base per il progetto e la realizzazione del Pipistrel Velis Electro, il primo velivolo completamente elettrico che ha ricevuto di recente dall’EASA (ente regolatore europeo per la sicurezza del volo), la certificazione di aeronavigabilità. Finalmente potremo vedere in volo ed in piena operatività un velivolo, la cui elica è messa in moto da un motore elettrico alimentato da batterie stipate a bordo. Grazie alla certificazione ufficiale, che ne garantisce la sicurezza ed il controllo di conformità, questo velivolo potrà essere utilizzato per scopi sia privati che commerciali.
A coronamento di tale successo, Textron Inc casa madre dei marchi di aviazione Cessna, Beechcraft e Bell, ha annunciato acquisto la Pipistrel Aircraft. Textron prevede di formare un nuovo segmento di business: Textron eAviation, focalizzato sullo sviluppo di aerei sostenibili.
Quali sono le caratteristiche?
Il velivolo ultraleggero Velis (600Kg massimi al decollo) è in grado di sviluppare una potenza massima di circa 58kw e raggiungere una velocità di crociera di 90 Nodi (circa 160km/h) con una autonomia di 50 min di volo ed una riserva di sicurezza. L’assenza di un motore a combustione interna, inoltre, lo rende più silenzioso dell’equivalente modello termico. Si auspica che il Velis Electro possa essere l’apripista per altri velivoli dell’aviazione sportiva e successivamente quella generale, che potranno operare riducendo al minimo l’inquinamento atmosferico.
Perché non è facile realizzare un aeroplano elettrico?
Attualmente, la grossa problematica della propulsione elettrica resta l’alto rapporto peso/autonomia ottenibile dai propulsori elettrici. Questo perché il peso delle batterie in relazione alla quantità di energia che possono fornire nel tempo, non permette di arrivare a tempi di volo paragonabili a quelli dei classici motori termici a reazione.
Tuttavia il problema non sembra insormontabile e la dimostrazione sta nel recente prototipo sviluppato dagli scienziati cinesi Dan Ye, Jun Li e Jau Tang che hanno pubblicato nel maggio 2020 un articolo scientifico relativo ad un propulsore a reazione, che utilizzerebbe l’energia elettrica per ionizzare l’aria in ingresso, generando così uno stato della materia detto plasma, che ha caratteristiche termiche simili a quelle che si avrebbero dagli effetti della combustione di idrocarburi.
Una soluzione più semplice per abbattere l'inquinamento del trasporto aereo ed una valida alternativa alla propulsione elettrica è data dall'utilizzo di carburanti sostenibili per l’aviazione, comunemente chiamati Sustainable Aviation Fuel (SAF).
Qui la questione si fa molto tecnica e forse anche complicata da spiegare, tuttavia idee di questo tipo ci permettono di comprendere che il mondo dell’aviazione e dell’aerospazio, come in ogni era, sono sempre in fermento per portare innovazioni e conoscenze che possono rendere l’impatto dell’uomo sul pianeta sempre meno “tossico” e migliorare la vita di ciascuno a costi sempre più contenuti.