Sostenibilità

Green Economy: definizione, obiettivi e funzionamento

Felice Nitti

Nel mondo si sta diffondendo il concetto green economy come modello produttivo che presta molta attenzione all’impatto che la singola impresa ha sull’ambiente. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di anidride carbonica o sostanze tossiche e salvaguardare la biodiversità di un certo ambiente. Questo processo è iniziato con la CSR, per poi affermarsi sempre più nella mentalità professionale.

L'emergenza del cambiamento climatico

Oggi salvaguardare il nostro pianeta è diventato la priorità in ogni settore della vita sociale ed economica. Difatti i cambiamenti climatici rischiano di minare gravemente la naturale salute di molti ecosistemi, causando ingenti perdite di specie animali e vegetali, per non parlare delle ripercussioni sulla salute e l’economia dell’uomo.

La green economy è molto attenta sia al benessere dell’essere umano che dell’ambiente in cui vive. Infatti, essa non va a minare la produttività delle industrie, mettendo a rischio i guadagni e quindi anche il PIL del paese, ma cerca dei punti di contatto tra l’aumento dei profitti e la diminuzione dell’impatto sull’ambiente stesso. Questo favorisce un mondo meno inquinato, un cambiamento che migliora anche la salute dell’individuo.

Come funziona la Green Economy?

Ormai tutti i paesi sviluppati adottano dei provvedimenti green rivolti alle proprie aziende ed imprese: tra questi esistono bonus ambientali, ovvero incentivi a ridurre al massimo l’impatto sull’ambiente, investimenti pubblici e privati, concorsi per idee green innovative, valutazioni della singola impresa per calcolare le sue emissioni, riforme politiche e campagne di sensibilizzazione.

Inoltre, la green economy mira alla sostenibilità ambientale anche attraverso la riconversione di industrie ed edifici in modo da ridurne emissioni nocive, attraverso la scelta di risorse alternative ed infine attraverso innovazioni a livello produttivo per limitare il rilascio di sostanze nocive nell’ambiente.

Questi provvedimenti non sono mirati, come molti credono, alla sola sopravvivenza delle specie a rischio di estinzione, a bacini di acqua sempre più a secco o della vegetazione. È riduttivo vederla così. Il rischio della rovina di un ecosistema non si esaurisce alla sola distruzione delle specie animali e vegetali, ma comporta anche una diminuzione della disponibilità di materie prime per l’uomo o la contaminazione delle stesse. Questo causa un rischio per la salute dell’uomo e anche per l’economia.

Immaginiamo che una fabbrica abbia un impatto considerevole sull’ecosistema circostante che consiste in campi coltivati, sottosuolo fertile e un lago pescoso. Essa con la sua produttività mette a rischio le falde acquifere, contamina il raccolto e il pescato, portando danni alla salute dell’uomo ma anche alle sue attività, poiché non potrà più pescare o coltivare. In un contesto così contaminato non c'è più posto né per l'uomo né per le attività produttive costrette a chiudere. Per questo motivo i provvedimenti della green economy oltre a salvaguardare l’ambiente e la salute dell’uomo, mirano soprattutto alla creazione di nuovi posti di lavoro a sostegno del benessere del Pianeta.

Investire nella sostenibilità conviene?

Secondo uno studio del Boston Consulting Group, le aziende che adottano provvedimenti green sono quelle più proficue, ma anche in grado di attrarre più investitori. Questi ultimi, infatti, sono attratti da un risparmio notevole in termini di elettricità, dalla competitività dei prodotti che, essendo basati su materie prime disponibili e non a rischio, vengono venduti a poco prezzo ed infine dal valore che assume l’azienda in sé agli occhi dello stato.

Si stima, infatti, che edifici, infrastrutture e metodi produttivi ecosostenibili siano in grado di accrescere il prezzo dell’impresa per gli acquirenti interessati.

Ma non solo, nel panorama finanziario attuale, un'analisi approfondita del mercato delle obbligazioni legate a progetti conformi ai criteri ambientali, di governance e sociali (comunemente noti come criteri ESG) rivela un trend in crescita notevole. Negli ultimi cinque anni, l'offerta globale di green bond ha registrato un aumento significativo, dimostrando una crescente consapevolezza e interesse degli investitori verso iniziative sostenibili.

Inoltre, uno studio dettagliato ha evidenziato un dato affascinante: ben il 62% delle aziende italiane ha riferito che i loro investimenti nella sostenibilità e nell'economia circolare non solo hanno avuto un impatto positivo sull'ambiente, ma hanno anche generato considerevoli ritorni economici. Questo dato sottolinea chiaramente l'importanza di adottare strategie orientate alla sostenibilità non solo per il bene del pianeta, ma anche come decisione finanziaria intelligente. Le aziende stanno sempre più riconoscendo che l'investimento in pratiche sostenibili non solo è moralmente corretto, ma si traduce anche in opportunità economiche concrete e proficue nel lungo termine.

La sfida continua

Purtroppo, cammino dell'economia improntata al rispetto totale dell’ambiente richiederà ancora molti anni di lavoro e soluzioni efficienti per diventare realtà comune a tutti. Però la strada è aperta e le nazioni più avanzate del Pianeta stanno già apportando notevoli modifiche nel loro sistema produttivo.

È necessario che ci sia l'impegno di tutti: cittadini, industrie, agricoltura e allevamento, piccole e grandi aziende e dai vari governi che emanano le leggi in materia per assicurare alle generazioni future una migliore qualità di vita.